Pianoforti eterocliti
visti come edifici o fabbricati
vissuti (e quindi performati/agiti) come fossero cellule abitative iper-poetiche
assimilabili a luoghi densi di introspezione e al contempo di antropizzazione
li troverete descritti e ampiamente raccontati in Viaggio nell'entroterra (Moviment-azioni pianistiche)
